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Quando dico che vivo in Giappone da quasi 20 anni, hanno tutti delle espressioni come dire "alla faccia del...!". Per non parlare delle esclamazioni di sorpresa dei giapponesi, che amano sempre esagerare. A me in realta' tutti questi anni sembrano essere quasi volati. Vivere in Giappone - o forse dovrei dire a Tokyo - puo' essere molto facile. Verrebbe da dire "pericolosamente facile" perche' uno rischia di perdere di vista certi aspetti pratici (la pianificazione del futuro, la pensione, ecc.) con i quali bisogna fare i conti dopo, come una carie che viene trascurata. Questo non vuol dire che il Giappone sia la Terra Promessa, o il paradiso in terra, intendiamoci. Di cose strane ne succedono tante anche qui. Eppure l'effetto e' diverso. Sara' che qui sono uno straniero (un "alieno", come dicono i giapponesi) e che non ho nemmeno il diritto di voto ma qui tutti gli scandali, le mariuolate dei politici e i periodici attacchi della destra reazionaria li accolgo con maggior filosofia e una punta di rassegnazione. In un certo senso sono un emigrante che sa di non poter piu' tornare indietro ma che anche nella sua terra d'adozione e' condannato a rimanere un outsider.
Meno male che c'e' la mia famiglia che mi aiuta a mantenermi in forma: mai abbassare la guardia se no i miei tre capi mi seppelliscono vivo...
When I say that I’ve lived in Japan for nearly 20 years everybody makes a bit of a face like, “f...ing hell!” Let alone the shocked expressions of the Japanese who always like to exaggerate. But to tell you the truth, all these years have gone by so quickly. Life in Japan – maybe I should say “in Tokyo” – can be very easy. Dangerously easy, in a sense, because you run the risk of losing sight of the more practical problems (planning your future; thinking about your retirement years; etc.) that will hunt you later, like a neglected cavity. This does not mean Japan is the Promised Land, or Paradise on Earth, mind you. Many strange things happen here too. Yet, it feels somewhat different. Maybe it’s because I’m a foreigner here (an ‘alien,’ as the Japanese say) and I don’t even have the right to vote, but I take all those scandals, the politicians’ misdeeds, and the recurring attacks of the far right philosophically, and with a bit of resignation. I know I’m an immigrant who can’t go home anymore, but even here I’m doomed to be an outsider.
Luckily I’ve got a family who help me stay in shape: I can never lower my guard lest my three bosses bury me alive...
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Hi Gianni,
ReplyDeleteAre we also (those leaving comments) supposed to post in two languages?
Mario
Two, three, four, anything goes, dear...
ReplyDeletee` un piacere averti scoperto :)
ReplyDeletesaluti da un altro nipponico